copertina del romanzo A love supreme di Nino Martino

Prefazione al libro “A love supreme” di Nino Martino

Fra tutte le filiazioni del genere fantastico, la fantascienza e le sue varie diramazioni — narrativa di anticipazione, ucronia, distopia, fantascienza catastrofica, xenofiction… — occupano un posto particolare. Questo ampio e vario filone letterario, infatti,usa uno dei cardini del fantastico, ovvero l’irruzione di un elemento incompatibile con la realtà presente condivisa, senza però violare le leggi del mondo, bensì collocando l’avvenimento o la sua origine in luoghi e tempi lontani: un pianeta lontano, il futuro, anche il passato) che non creino conflitti con il presente

Evariste Vital Luminais - Les énervés de Jumièges (Musée des beaux-arts de Rouen)

La fantascienza, il fantastico, il fantasy e la critica sociale

Sia nella fantascienza che nel fantastico, che nella letteratura dell’immaginario, comunque è sempre un meccanismo che rompe la quotidianità. E in questa rottura emerge ciò che è dietro la maschera, non è più possibile l’andazzo quotidiano, così riposante. Tutto si mette in moto, le persone sono travolte, devono pensare, agire, intervenire per quello che sono veramente. Nasce la possibilità di una critica sociale.

scontro improbabibile di un uomo con un BEM Bug Eyed Monster

Si fa presto a urlare all’Alieno.

Mario Pesce Verba Aliena. la follia è l’unica categoria umana nella quale si può interpretare, e quindi rapportarsi e entrare in comunicazione con, l’alienità? VERBA ALIENA E’ dall’ultima chiacchierata con Sandro Battisti che questa idea mi frulla in testa. E non mi sto riferendo a quello di Ridley Scott e neppure al mostro fatto di

una barca naviga con libri come vele, in mare calmo

Recensioni di libri

La recensione può essere importante, può essere uno spiraglio, un’informazione su onesti tentativi di ricerca letteraria, saggistica. La recensione stessa può essere un’interessante ricerca. Recensione di Dina Lentini alla raccolta di racconti “L’ultima estate del mondo” di Simonetta Olivo, Delos 2024. Simonetta Olivo nei dieci racconti di “L’ultima estate del mondo” ha scelto il registro