Un nodo fondamentale per la conoscenza della realtà, al di là di ciò che appare è la critica, l’esercizio della critica in ogni campo. Si va dalla recensione dei libri, delle scritture di persone che hanno vissuto, indagato, scritto in vario modo, a veri e propri saggi o piccoli saggi su argomenti di vario tipo per finire a brevi sguardi sul mondo altro da noi. E l’esercizio della critica non è solo esercizio letterario: ogni campo deve essere indagato e scrutato, dall’arte alla letteratura, alla scienza alla didattica. Perché la cultura è una e scinderla in pezzi la rende monca, e la battaglia per comprendere la realtà diventa persa in partenza.
Ai tempi della rete è forse necessario incominciare a immaginare una critica a più voci, a un correttivo della rete per le affermazioni, una crescita collettiva di pensieri.
Copertina del romanzo “Le strade della città” di Nino Martino, Delos, maggio 2024, in tutti gli store on line in formato digitale
Dal futuro una storia di resistenza metropolitana. Recensione di Dina Lentini al romanzo “Le strade della città” di Nino Martino, Delos, maggio 2024.
Avventuroso e carico di suspence, questo romanzo breve di Nino Martino conferma la passione dell’autore per la fantascienza sociale e per tematiche di grande attualità. Già in altri lavori come “Irene” era stato affrontato l’ampio spettro di problemi legato all’Intelligenza Artificiale e, più in generale, all’uso della tecnologia nelle società post-industriali. In questo romanzo si racconta di come l’evoluzione tecnico-scientifica sia stata svuotata del suo valore conoscitivo per essere asservita a un sistema produttivo atto a soddisfare ogni forma di edonismo di una ristretta classe dominante che ha trasformato in profitto anche il proprio piacere
L’avventura di Sogno III, dalle ceneri di un’utopia alla nascita di una nuova speranza.
Recensione di Dina Lentini al romanzo “Prigionieri dell’effimero” di Nino Martino, Delos, dicembre 2023.
La fantascienza si tinge di giallo. I gemelli Alex e Hui Hing hanno ricevuto l’incarico di indagare su una morte sospetta avventa su Sogno III, un nuovo pianeta terraformato. La comunità locale ha costruito una società fluida e in armonia con la natura, apparentemente lontana dalle logiche di potere terrestri. Eppure in quel mondo affascinante è avvenuto un omicidio. L’inchiesta porterà alla luce un meccanismo di distruzione nascosto nel sistema, ma anche la possibilità di nuove alleanze nell’impegno della ricerca scientifica su nuove sconvolgenti forme di vita.
Boileau- Narcejac: il giallo-noir come indagine sulle possibilità dell’esistenza. Articolo di Dina Lentini.
Boielau e Narcejac hanno formato la coppia di autori francesi, ormai mitica, che ha portato nel giallo-noir novecentesco un’originale concezione del romanzo poliziesco. I crimini narrati esulano dal tradizionale romanzo d’inchiesta per descrivere le pulsioni di un’umanità alle prese con il proprio disagio circa la relazione con l’altro da sé e la percezione della realtà oggettiva. Dotati di grande capacità di analisi psicologica e sociale, Boileau e Narcejac scrivono drammi ad alta tensione che hanno un valore letterario che oltrepassa il “genere” scelto.
Letteratura dell’immaginario. Intervista a tre con Silvia Treves, Massimo Citi, Nino Martino.
L’immaginario è, in sostanza, la natura stessa della narrazione. Quando si “racconta una storia” che essa derivi da una serie di elementi realmente avvenuti o si tratti di pura invenzione si sarà entrati nel terreno dell’immaginario, dal momento che qualunque narrazione per essere raccontata deve subire il trattamento del cervello dell’io narrante che, per quanto fedele alla realtà, non potrà evitare di modificare in modo anche in maniera quasi inavvertibile la realtà accaduta.
Il fantastico, un genere liquido. Articolo di Silvia Treves.
Il fantastico è un genere molto antico, che affonda le radici nel mito e nella fiaba. Variegato e influenzato dall’epoca e dalle tradizioni nel quale si è sviluppato, richiede definizioni flessibili che tengano conto del contesto storico e culturale. La sua natura multiforme e fecondamente ambigua consente a chi scrive di trasgredire le leggi della natura e del tempo e di porre domande sulla nostra umanità. Giocando sulle nostre paure, il fantastico svela il nostro timore della diversità e può insegnarci la tolleranza.
Le molte anime della fantascienza. Articolo di Massimo Citi.
La fantascienza ha vestito panni molto diversi nel corso del suo viaggio ormai diventato secolare. Dalle riviste di tecnica degli anni 20 del XX secolo alla fantascienza di confine dei nostri tempi. Confini della percezione, confini dell’Io, confini della tecnologia.
Storie credibilmente incredibili. Un’intervista di Nino Martino allo scrittore Davide Del Popolo Riolo.
Nell’intervista di Nino Martino a Davide Del Popolo Riolo, autore ormai affermato di letteratura dell’immaginario, si parla dei suoi romanzi e dei suoi racconti, ma anche di altro. Le storie di narrativa dell’immaginario devono sembrare credibili nella loro incredibilità. Si parla del lavoro di preparazione, dello studio e dell’improvvisazione, e anche dell’origine di certi romanzi o racconti.
Nel teatro della mente. Riflessioni sulla scrittura. Intervista di Nino Martino alla scrittrice Giovanna Repetto. L’affascinante processo della scrittura sembra rifiutare regole, schemi, canoni. Cosa c’è dietro a un buon romanzo, un buon racconto, cosa c’è nel teatro della mente? Alcuni spunti di riflessione nell’intervista alla scrittrice Giovanna Repetto
Una vertigine di vite. Una galleria fotografica con foto di Giovanna Repetto a vetrine. Vetrine che espongono lampade, portauova, ninnoli, quadri tessuti. Mille oggetti diversi, fatti dalle mani di mille persone diverse. Ciascuna con la sua vita. Venduti andranno a mille persone, di nuovo diverse, di nuovo ciascuna con la sua vita e la sua storia. Le storie si intrecciano, divergono, fluiscono via, a volte effimere. Un flusso affascinante. Forse.
La strada per nebida. Recensione di Dina Lentini all’omonimo romanzo di Guido Pegna.
“…La strada per Nebida” è un romanzo costituito da frammenti, intermezzi, racconti che si intrecciano riprendendo o interrompendo la continuità delle vicende e delle vite narrate: con questa struttura le varie parti del romanzo, lungi dall’ essere semplci episodi, finiscono per assumere vita autonoma e possono anche essere lette indipendentemente l’una dall’altra. Oppure si può scegliere di seguire l’evoluzione delle storie, rintracciandone il filo conduttore. Entrambi gli approcci conducono ad una lettura avvincente e godibile….”
Camona. Un racconto di Guido Pegna. Una quarantina d’anni fa iniziò una grande ondata di esodi verso le campagne. Nel racconto si narra delle speranze e delle delusioni di quella migrazione. Un esempio riuscito di una critica sociale, di una critica di costumi, attraverso la narrativa.
Magia, sciamanesimo, superstizioni. In una società tecnologicamente e scientificamente molto avanzata la rete di sistemi, di modalità, di relazioni è diventata gigantesca. E per sopravvivenza nascono teorie irrazionalistiche, a profusione. È frutto della lotta per la sopravvivenza.
Leopoli, Leopoli. Un accorato pezzo di storia della fisica scritto da Guido Pegna. Il Caffè Scozzese di Leopoli degli anni ’30. Dove un gruppo di matematici e scienziati si riuniva a discutere di matematica e di fisica e dove si cercò di dimostrare l’impossibilità di costruire una bomba all’idrogeno. Ma quella dimostrazione, in seguito, permise di costruirla contemporaneamente negli USA e nell’URRS. L’articolo è corredato da ampia bibliografia e riferimenti
Strani fenomeni in un’officina meccanica di Cagliari. Un’indagine scientifica condotta dal fisco Guido Pegna. Qual è il confine fra normale e paranormale? Alla fine del 2008 strani eventi cominciarono ad accadere in una grossa officina meccanica di Cagliari e il professor Guido Pegna del dipartimento di Fisica di Cagliari fece una ricerca scientifica per capirne la natura.
La Candela, di Elio Fabri. “La serie che porta questo titolo apparve, a partire dall’aprile 1992, su una rivista trimestrale (Naturalmente) edita dalla sezione di Pisa dell’ANISN (Assoc. Naz. Insegnanti di Scienze Naturali). In questa serie di articoli trattavo i più diversi argomenti, non solo scientifici e tantomeno solo di fisica, con speciale attenzione all’insegnamento scientifico nella scuola secondaria superiore, e tenendo presente il “target”: tipicamente laureati in Biologia, Chimica, Scienze Naturali, Scienze della Terra.“
Dina Lentini – saggi critici
Una serie di interventi a tutto campo che spaziano dalla critica letteraria, alla critica di costume e sociale