La recensione può essere importante, può essere uno spiraglio, un’informazione su onesti tentativi di ricerca letteraria, saggistica. La recensione stessa può essere un’interessante ricerca.
Recensione di Dina Lentini alla raccolta di racconti “L’ultima estate del mondo” di Simonetta Olivo, Delos 2024.
Simonetta Olivo nei dieci racconti di “L’ultima estate del mondo” ha scelto il registro fantastico per indagare la realtà esistenziale di bambini, uomini e donne che appaiono come “gettati” nel mondo in una realtà oscura, volatile e vuota.
L’anomalia, recensione di Dina Lentini al romanzo L’anomalia di Heré Le Tellier, La nave di teseo, 2021. Titolo originale Hervé Le Tellier, L’anomalie, Gallimard 2020, Prix Goncourt 2020
Quando l’anomalia è la vita stessa. Tra fantascienza, giallo, romanzo esistenziale e molto altro. La vita è sogno, si dice.
Il romanzo poliziesco contemporaneo, recensione di Nino Martino al saggio “Il romanzo poliziesco contemporaneo tra tensione morale e impegno sociale” di Dina Lentini.
Dalla Svezia di Maj Sjöwall e Per Wahlöö alla Londra vittoriana di Anne Perry, dal Noir mediterraneo di Jean-Claude Izzo alla Spagna di Alicia Giménez -Bartlett, fino alla Cina di Qiu Xiaolong e all’Africa di Moussa Konaté, un percorso nel giallo contemporaneo e nel suo rapporto con l’evoluzione della società.
Verso la complessità e oltre. Il fantastico mondo di Ettore.
Recensione al romanzo di Nino Martino Goodbye Majorana, Watson, 23021. In fuga su un’isola remota, Ettore Majorana trova conferma alla sua visione sulla realtà fisica e umana come rapporto complesso tra unità e molteplicità.
“…La vita e il mistero di Ettore sono raccontate con una semplicità capace di creare suggestione e di far vivere direttamente i personaggi, per essere poi tradotte in un mondo fantastico e per molti versi commovente….”
Il desiderio colpevole di una vita banale. Recensione di Dina Lentini al romanzo di Jurica Pavičić, La Femme du deuxième étage, Agullo Éditions, 2022 – ŽENA S DRUGOG KATA Jurica Pavičić i Profil Knjiga 2015.
“Tra le centinaia di migliaia di abitanti di una stessa città le persone si sfiorano l’una con l’altra rimanendo del tutto estranee nell’anonimato. Possono non incontrarsi mai. O possono incrociarsi, scatenando reazioni a catena, una serie di relazioni che, nate dal caso, finiscono per determinare un destino…”
Acqua rossa: un poliziesco dalla forte connotazione sociale e politica, Recensione di Dina Lentini al romanzo Acqua Rossa, di Yurica Pavičić, Keller, 2022. La transizione della Croazia dal comunismo alla realtà contemporanea in un poliziesco che indaga l’intreccio fra esistenze individuali e collettive
“Croazia, 1989. La vita scorre lenta e uguale, generazione dopo generazione, in un antico borgo marinaro, non lontano da Spalato. Sono passati circa trent’anni dall’epoca eroica della resistenza jugoslava: in quello che era uno dei territori a più alta instabilità politica la lotta partigiana aveva raggiunto, con una determinazione e una capacità di autonomia imparagonabili rispetto agli altri movimenti europei, gli obiettivi dell’unità nazionale, della pacificazione e della propria via al socialismo. Il nuovo ordine si era affermato in ogni area urbana e rurale, raggiungendo anche i più piccoli villaggi della costa dalmata…”
Un fanta-poliziesco tra i vicoli di Ortigia, recensione di Dina Lentini sul romanzo “Aretusa Jammin”, di Fabio Centamore, lettere animate, 2007.
In un prossimo, non improbabile, futuro la Sicilia è stata proiettata all’interno di un ordine nazionale e internazionale nel quale si mescolano antiche e nuove forme di restaurazione politica ed economica. Superata l’età repubblicana, ormai sottoposti al potere monarchico e al controllo ferreo di una rete di polizia, l’Italia e il Mediterraneo si ritrovano ad essere il centro strategico di un’altra fase della ristrutturazione capitalistica. Le alleanze politiche riprendono il vecchio schema bipolare nato dalla seconda guerra mondiale, ma reso ancora più aggressivo dalla gara spregiudicata per lo sfruttamento commerciale dell’alta tecnologia e delle risorse messe a disposizione dalle conquiste spaziali
Tracce a esse di Simona Manganaro, una recensione di GIovanna Repetto
“…È un libro che non si finisce mai di sfogliare, perché è come se ogni volta lo sguardo si posasse su un libro nuovo, su una diversa storia che chiede di essere raccontata….”
Scrivere un libro per goderne la magia: Elizabeth Strout, una recensione di Dina Lentini
E’ convinzione di Elizabeth Strout che la letteratura sia ben più di un conforto, di una strategia di sopravvivenza o di un modo fra tanti per comunicare. Non si tratta nemmeno di semplice gusto estetico, di una manifestazione della propria creatività. Naturalmente la letteratura è anche tutte queste cose, per chi ha talento e desiderio di scrivere. Ma queste definizioni finiscono per essere banali o riduttive, rispetto al punto di vista della scrittrice americana, che crede che la letteratura, oltre a dare piacere, renda la vita magica: scrivere un libro è costruire un mondo fuori dalla realtà, che sembra essere un mondo reale, ma che , nella scrittura non lo è più: un mondo immaginario che il linguaggio plasma rendendo magica la vita di chi contempla la realtà e le proprie costruzioni.
(Nell’immagine: Murale sulla facciata di una casa di un quartiere popolare di Madrid. Al di là dell’inferriata, un uomo su un ramo guarda i rami dell’albero pieni di stelle. (foto di Nino Martino)
Le ‘Undici Solitudini’ di Richard Yates, una recensione di Dina Lentini.
“…Le ‘undici solitudini’ di Richard Yates, valutazione, autovalutazione e altro. Quando scrive “Il dottor Geco”, nei primi anni ’60 i , Richard Yates non ha certo obiettivi di tipo psicopedagogico: ciò che gli interessa è la fenomenologia della solitudine, descritta secondo il modello minimalista nella gamma infinita e irripetibile di destini privati, inconfessabili e incomunicabili. Il rapporto drammatico tra una maestra e il nuovo studente inserito nella classe rientra in questo quadro generale di disperazione e di sconfitta...”
Maestri di successo: Eric-Emmanuel Schmitt.
Un intervento critico di Dina Lentini sul potere salvifico dell’immaginazione. Frutto di uno slancio creativo e di una prolificità eccezionali, i libri di EES hanno facilmente superato i confini nazionali francesi e conquistato, con traduzioni in più di quaranta lingue, il mercato internazionale.
Il piacere di scrivere: recensione mon amour
Anche le recensioni fanno parte del narrare…Da sempre il lavoro legato alla scrittura è stato affiancato da un impegno costante nell’attività di studio e di critica, indispensabile non solo per la formazione del narratore, ma, diciamo, anche per la sua crescita sul piano pubblico e per la sua spendibilità editoriale, accademica, commerciale.
Irene
Recensione di Dina Lentini sul romanzo Irene, vincitore del premio Odissea 2020. Nascita e crescita di una IA, l’esplorazione spaziale, civiltà aliene. l’umanità non è un dato di natura, ma una scelta.
Blu è il colore del tempo
Paesaggi terrestri e alieni, paesaggi mentali e umani.
“La vita è forte. Nasce ovunque, incomprensibilmente ovunque. E ovunque si evolve e diventa cosciente. E noi eravamo una delle sue forme.”
Di ribellione e d’amore. La passione per un mondo nuovo
recensione sul romanzo di Claudia Musio «Il profumo della mimosa» edizioni La Zattera, 2017. Il profumo della mimosa» è un romanzo che tratta di ribellione e d’amore. Intorno a questo nucleo ruotano le tematiche affrontate, che sono diverse e complesse: dal percorso di formazione e di ricerca identitaria di una donna, alla conquista dolorosa e tenace di un progetto di liberazione, al rapporto difficile con una terra speciale come la Sardegna.
A Love Supreme
La fantascienza sociologica e il fantastico: l’elemento perturbante irrompe nella vita quotidiana
Quando la space-opera diventa letteratura d’impegno, l’esplorazione spaziale al tempo dei social
Errore di prospettiva è un romanzo ricchissimo di idee. E ha una particolarità crediamo unica, quella di riunire in una sola storia il tema dell’esplorazione spaziale e il primo contatto con una specie aliena con quello sociologico, con la descrizione di una società futura nella quale i gruppi di opinione che si formano nei pervasivi social sono il motore della politica.
Yokufina: quando la fantascienza diventa critica sociale
bel racconto di fantascienza distopica di Nino Martino. Nel mondo della democrazia perfetta e dell’ecologia al potere due ricercatori sono riusciti a ricavarsi uno spazio privato che consente loro una vita appartata, semplice e serena. Si tratta di un legame forte, basato sulla comune passione per l’analisi scientifica e l’inchiesta giornalistica, ma anche sulla condivisione di valori fondamentali come quelli dell’amicizia e della famiglia. Nel mondo esterno le cose vanno diversamente, ma i due amici e le loro mogli riescono ad ammortizzare gli effetti più invasivi del sistema socio-politico, finché non succede qualcosa…
l romanzo poliziesco contemporaneo tra tensione morale e impegno sociale
Recensione di Nino Martino sul saggio di Dina Lentini: “…L’idea che sta alla base del saggio di Dina Lentini è che il delitto rappresenta una rottura della struttura della vita quotidiana. La vita quotidiana, nella sua routine, tende a mascherare conflitti