copertina del romanzo "Le strade della città" di Nino Martino

Dal futuro una storia di resistenza metropolitana

Avventuroso e carico di suspence, questo romanzo breve di Nino Martino conferma la passione dell’autore per la fantascienza sociale e per tematiche di grande attualità. Già in altri lavori come “Irene” era stato affrontato l’ampio spettro di problemi legato all’Intelligenza Artificiale e, più in generale, all’uso della tecnologia nelle società post-industriali. In questo romanzo si racconta di come l’evoluzione tecnico-scientifica sia stata svuotata del suo valore conoscitivo per essere asservita a un sistema produttivo atto a soddisfare ogni forma di edonismo di una ristretta classe dominante che ha trasformato in profitto anche il proprio piacere

Intervista di Nino Martino a Claudio Chillemi

Sulla fantascienza e dintorni

Cosa vuol dire scrivere fantascienza. Differenza tra mitologia e fantasy. L’ansia del best seller. La fantascienza deve essere una narrativa di puro intrattenimento e di avventura oppure altro, non curandosi dell’appassionare il lettore? Il problema dell’idea di partenza. Il futuro della fantascienza italiana. Il rapporto fra fantascienza italiana e quella straniera

Foto di un'altra epoca: un uomo è seduto a un tavolino, con la penna in mano, guarda altrove con aria pensosa

Fu tutta colpa di mio padre

“…Il fascino della scoperta, della scoperta condivisa il confronto con l’altro da sé: questo è l’aspetto fondamentale per un prof, per un insegnante. Se voglio insegnare ma non ho il fascino della scoperta, il fascino di condividere la ricerca, come posso appassionare qualcuno? Non è necessario sapere tutto. Anche il migliore insegnante NON può sapere le risposte a tutte le cose. Anzi questo funziona in modo negativo. La presunzione di sapere tutto e di avere le risposte ad ogni cosa è deleteria. E nello stesso tempo pensare che la propria autorità derivi dal fatto di saper dare risposta a ogni domanda dello studente porta inevitabilmente al disastro. La prima volta che fai un errore sei perduto…”

copertina del romanzo "Prigionieri dell'effimero" di Nino Martino, Delos, dicembre 2023

L’avventura di Sogno III, dalle ceneri di un’utopia alla nascita di una nuova speranza

Nel romanzo “Prigionieri dell’effimero” I gemelli Alex e Hui Hing hanno ricevuto l’incarico di indagare su una morte sospetta avventa su Sogno III, un nuovo pianeta terraformato. La comunità locale ha costruito una società fluida e in armonia con la natura, apparentemente lontana dalle logiche di potere terrestri. Eppure in quel mondo affascinante è avvenuto un omicidio. L’inchiesta porterà alla luce un meccanismo di distruzione nascosto nel sistema, ma anche la possibilità di nuove alleanze nell’impegno della ricerca scientifica su nuove sconvolgenti forme di vita.

In una celebre foto, da sinistra a destra, Narcejac, Hitchcock, Boileau

Boileau- Narcejac: il giallo-noir come indagine sulle possibilità dell’esistenza.

Boielau e Narcejac hanno formato la coppia di autori francesi, ormai mitica, che ha portato nel giallo-noir novecentesco un’originale concezione del romanzo poliziesco. I crimini narrati esulano dal tradizionale romanzo d’inchiesta per descrivere le pulsioni di un’umanità alle prese con il proprio disagio circa la relazione con l’altro da sé e la percezione della realtà oggettiva. Dotati di grande capacità di analisi psicologica e sociale, Boileau e Narcejac scrivono drammi ad alta tensione che hanno un valore letterario che oltrepassa il “genere” scelto.

Dieselpunk e Climate Fiction, Stranimondi 2023. da sinistra a destra: Silvio Sosio, Carmine Treanni, Claudio Chillemi

Dieselpunk e Climate fiction

Cosa vuol dire scrivere fantascienza. Differenza tra mitologia e fantasy. L’ansia del best seller. La fantascienza deve essere una narrativa di puro intrattenimento e di avventura oppure altro, non curandosi dell’appassionare il lettore? Il problema dell’idea di partenza. Il futuro della fantascienza italiana. Il rapporto fra fantascienza italiana e quella straniera

Stranimondi 2023: incontro Odissea Fantasy: l'isola di cristallo e la boutique degli incanti

L’isola di cristallo e la boutique degli incanti

Cosa vuol dire scrivere fantascienza. Differenza tra mitologia e fantasy. L’ansia del best seller. La fantascienza deve essere una narrativa di puro intrattenimento e di avventura oppure altro, non curandosi dell’appassionare il lettore? Il problema dell’idea di partenza. Il futuro della fantascienza italiana. Il rapporto fra fantascienza italiana e quella straniera

le copertine dell'edizione francese e dell'edizione italiana de "L'anomalia" di Hervé Le Tellier

L’anomalia

cosa succederebbe se l’umanità scoprisse una sua natura puramente virtuale? Le Tellier non si limita a esaminare le reazioni più ovvie, dal negazionismo al misticismo, dal cinismo individuale o collettivo alla disperazione o all’abbandono fatalista al piacere del momento. Quello che viene messo a nudo è il cuore del sistema, della modalità con la quale, nelle differenze alla fine poco significative, sono stati realizzati i vari modelli di civiltà terrestre

Letteratura dell'immaginario, intervista a tre. Silvia treves, Massimo Citi, Nino Martino

Letteratura dell’immaginario

L’immaginario è, in sostanza, la natura stessa della narrazione. Quando si “racconta una storia” che essa derivi da una serie di elementi realmente avvenuti o si tratti di pura invenzione si sarà entrati nel terreno dell’immaginario, dal momento che qualunque narrazione per essere raccontata deve subire il trattamento del cervello dell’io narrante che, per quanto fedele alla realtà, non potrà evitare di modificare in modo anche in maniera quasi inavvertibile la realtà accaduta.