nel giardino dai fiori gialli, una porta. Il problema è sempre quello: cosa ci sarà dietro la porta? Fotografia di Guido Pegna

La strada per Nebida

La strada per Nebida” è un romanzo costituito da frammenti, intermezzi, racconti che si intrecciano riprendendo o interrompendo la continuità delle vicende e delle vite narrate: con questa struttura le varie parti del romanzo, lungi dall’ essere semplci episodi, finiscono per assumere vita autonoma e possono anche essere lette indipendentemente l’una dall’altra. Oppure si può scegliere di seguire l’evoluzione delle storie, rintracciandone il filo conduttore. Entrambi gli approcci conducono ad una lettura avvincente e godibile.

L'usuale semplicità delle argomentazioni scientifiche

La scienza e i suoi limiti

La scienza e i suoi limiti, Scienza pura e scienza applicata. La tesi che si possa (si debba) nettamente distinguere tra ricerca pura e applicata, tra scienza e tecnologia, è difficilmente sostenibile in senso generale: non lo è sul piano dei principi, e non lo è neppure su quello pratico.

Scale e scalette, gente che esplora arrampicandosi non si sa dove, altri hanno desistito. La struttura è affascinante, ricca di scoperte, ma come fare a descriverla, a spiegarla in termini semplici e chiari per tutti?

Dobbiamo rassegnarci alla separazione tra scienza e comune sentire, e alle conseguenze negative che ne derivano?

“…Dobbiamo rassegnarci alla separazione tra scienza e comune sentire, e alle conseguenze negative che ne derivano? Vorrei saper dare la risposta, ma non sono in grado. Dico solo che se una risposta esiste la si può trovare ragionandoci su e discutendone: oserei dire, paradossalmente, con un lavoro di ricerca, che deve riguardare tanto l’educazione scientifica nella scuola, quanto ciò che è possibile fare fuori della scuola”…

Il sogno di un'altra vita. Il solarpunk immagina quello che potrebbe essere il mondo

Solarpunk tra rivoluzione e conservazione

Il movimento solarpunk, un nuovo sottogenere della fantascienza, offre possibilità di sviluppo interessanti ma vive al suo interno una profonda contraddizione. Mentre un suo filone potrebbe portare a una rivoluzione del modo di produzione basato sul profitto, un altro porta invece, paradossalmente, a sostenere l’attuale sistema funzionando come distrattore di massa e nascondendo la reale radice della catastrofe climatica.

Bosch, particolare. Anche nel medioevo, guarda caso avevano qualche problema con i fantasmi, con l'orrore, con gli incubi

La caccia ai fantasmi, l’orrore, il fantastico, la fantascienza e la noia

…Conviene dunque stornare l’attenzione sostituendo il mistero con una recitazione del mistero, con una rappresentazione di finti misteri, che in quanto misteri non sono indagabili, non stimolano la curiosità di capire. E la scienza da sempre si è mostrata incapace di indagare la recitazione del mistero, la rappresentazione di un finto mistero. Che è vero. In realtà, in quanto scienza, non ci pensa nemmeno a perdere il suo tempo in queste cose…

Magia, sciamanesimo, superstizioni

In una società tecnologicamente e scientificamente molto avanzata la rete di sistemi, di modalità, di relazioni è diventata gigantesca. E per sopravvivenza nascono teorie irrazionalistiche, a profusione. È frutto della lotta per la sopravvivenza.

copertina del romanzo A love supreme di Nino Martino

Prefazione al libro “A love supreme” di Nino Martino

Fra tutte le filiazioni del genere fantastico, la fantascienza e le sue varie diramazioni — narrativa di anticipazione, ucronia, distopia, fantascienza catastrofica, xenofiction… — occupano un posto particolare. Questo ampio e vario filone letterario, infatti,usa uno dei cardini del fantastico, ovvero l’irruzione di un elemento incompatibile con la realtà presente condivisa, senza però violare le leggi del mondo, bensì collocando l’avvenimento o la sua origine in luoghi e tempi lontani: un pianeta lontano, il futuro, anche il passato) che non creino conflitti con il presente

Evariste Vital Luminais - Les énervés de Jumièges (Musée des beaux-arts de Rouen)

La fantascienza, il fantastico, il fantasy e la critica sociale

Sia nella fantascienza che nel fantastico, che nella letteratura dell’immaginario, comunque è sempre un meccanismo che rompe la quotidianità. E in questa rottura emerge ciò che è dietro la maschera, non è più possibile l’andazzo quotidiano, così riposante. Tutto si mette in moto, le persone sono travolte, devono pensare, agire, intervenire per quello che sono veramente. Nasce la possibilità di una critica sociale.